La libertà di associazione e la libertà di contrattazione collettiva sono diritti fondamentali. Hanno le loro radici nella Costituzione dell’ILO e nella Dichiarazione di Filadelfia, ad essa annessa. 

La comunità internazionale ha ribadito il valore fondamentale di questi diritti, in particolare al Vertice mondiale per lo sviluppo sociale tenutosi a Copenaghen nel 1995 e nella Dichiarazione dell’ILO del 1998 sui principi e diritti fondamentali del lavoro. Questi diritti abilitanti consentono di promuovere condizioni di lavoro dignitose e di renderle una realtà.

L’esistenza di organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro forti e indipendenti, e l’effettivo riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva, sono strumenti essenziali per la governance del mercato del lavoro:

La contrattazione collettiva è un mezzo per raggiungere soluzioni favorevoli e produttive nei rapporti tra lavoratori e datori di lavoro che possono essere conflittuali. Fornisce i mezzi per costruire la fiducia tra le parti attraverso la negoziazione, l’articolazione e la soddisfazione dei diversi interessi delle parti negoziali, promuovendo al contempo la partecipazione pacifica, inclusiva e democratica delle organizzazioni rappresentative dei lavoratori e dei datori di lavoro.

Se la contrattazione collettiva continua ad essere così importante nel 21 ° secolo è a causa delle possibilità che offre, in quanto è un potente strumento per raggiungere un compromesso tra datori di lavoro e lavoratori, al fine di affrontare le preoccupazioni economiche e sociali.

Può rafforzare la voce delle parti più deboli e ridurre la povertà e lo svantaggio sociale. Questi obiettivi possono essere raggiunti attraverso la contrattazione collettiva per soddisfare le esigenze delle parti e promuovere accordi volontari che supportino il benessere delle persone e delle aziende.

Il riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva è essenziale per la rappresentanza degli interessi collettivi. Questa negoziazione si basa sulla libertà di associazione e dà corpo alla rappresentanza collettiva.

Inoltre, può svolgere un ruolo importante nel miglioramento dei risultati aziendali, nella gestione del cambiamento e nello sviluppo di rapporti di lavoro armoniosi.

La contrattazione collettiva, in quanto strumento che favorisce l’accordo tra lavoratori e datori di lavoro su temi che riguardano il mondo del lavoro, è indissolubilmente legata alla libertà di associazione.

Il diritto dei lavoratori e dei datori di lavoro di costituire organizzazioni indipendenti è un presupposto fondamentale della contrattazione collettiva e del dialogo sociale.

Il diritto di sciopero è stato internazionalmente riconosciuto come un diritto fondamentale dei lavoratori, delle loro organizzazioni e come un corollario inscindibile del diritto di organizzazione. Tuttavia, ci sono ancora milioni di persone in tutto il mondo che non godono di questi diritti e, anche quando vengono riconosciuti, rimangono ostacoli alla loro applicazione.

In alcuni Paesi, ad alcune categorie di lavoratori viene negato il diritto di organizzare: Le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro sono illegalmente sospese o i loro affari interni sono soggetti a interferenze. In casi estremi, i sindacalisti vengono minacciati, arrestati e persino uccisi.

L’esercizio dei diritti alla libertà di associazione e alla contrattazione collettiva richiede un ambiente favorevole. Ciò presuppone essenzialmente l’esistenza di un quadro legislativo che fornisca la protezione e le garanzie necessarie, istituzioni volte a facilitare la contrattazione collettiva e la risoluzione dei conflitti che possono sorgere, garantisca un’efficiente amministrazione delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro.

I governi, dunque, hanno un ruolo chiave da svolgere nel fornire un tale quadro…!